domenica 10 gennaio 2021

Maurilia - Le città invisibili

 Maurilia - Le città invisibili 


Le cartoline di Maurilia, vecchie e intrise di storia. Sarà la storia della Maurilia di oggi, una città che si fa vanto del suo passato, ora perduto nel futuro?

«Guardatevi dal dir loro [i mauriliani, ndr] che talvolta città diverse si succedono sopra lo stesso suolo e sotto lo stesso nome , nascono e muoiono senza essersi conosciute, incomunicabili tra loro. Alle volte anche i nomi degli abitanti restano uguali, e l'accento delle voci, e perfino i lineamenti delle facce; ma gli dèi che abitano sotto i nomi e sopra i luoghi se ne sono andati senza dir nulla e al loro posto si sono annidati dèi estranei. E' vano chiedersi se essi sono migliori o peggiori degli antichi, dato che non esiste tra loro alcun rapporto, così come le vecchie cartoline non rappresentano Maurilia com'era, ma un'altra città che per caso si chiamava Maurilia come questa».

Bibliografia 

Italo CALVINO, Le città invisibili, in: Opere di Italo Calvino, Segrate: Arnoldo Mondadori Editore, 1983.

martedì 5 gennaio 2021

#28 - La sintesi finale - Piacere, Blog...

#28 - La sintesi finale - Piacere, Blog... 

Nasco[#01 - Banco ottico] sotto una cattiva stella, o meglio sotto la stella sbagliata... bella[#02 - L'immagine], per carità, ma sbagliata.
Mi dico che è bene non buttarsi giù e che prima conoscerò la mia nuova strada[Un nuovo inizio...], prima potrò iniziare a percorrerla.
È allora che scopro chi sono, anzi, cosa sono... un tavolo ottico![#01 - Tavolo ottico]
Ma un attimo, che cos'è un tavolo ottico? Com'è fatto[#02 - L'immagine]? Sarà facile per voi ma io due occhi non li ho.
Vediamo un po', ho quattro gambe, una bella superfice... brr fredda! Fredda come il granito[#08 - I materiali], forse come l'acciaio? Poi cos'altro[#03 - Glossario]? Degli strani oggettini su di me, trasparenti e luminosi.
Tutto d'un tratto sento vibrazioni sotto di me[#05 - Il principio fisico], ci dev'essere qualcuno.

immagine tratta dalla galleria di extreme light lab

Bisbigli in un linguaggio a me incomprensibile. Lavorano in gruppo alla ricerca di qualcosa[#04 - La scienza], sembra che in qualche misura io sia loro d'aiuto. Mi piace il modo in cui mi trattano, è come se sapessero come fare[#22 - Un manuale d'uso], come se mi conoscessero in ogni mia parte[#16 - Anatomie].
A dirla tutta sono io a non conoscermi, arrivato in questa camera bianca un po' dal nulla.
Non ho molti ricordi del mio passato, qualche sprazzo sconnesso, una coscienza, un'esperienza pregressa, che come flash illumina la mia storia[#07 - Il mito], da dove vengo[#09 - Gli inventori] e cosa sono stato[#06 - Il simbolo], la mia famiglia[#14 - La tassonomia], chi mi ha creato[#11 - I costruttori] e come[#17 - I brevetti].
Ecco forse giusto un marchio[#20 - Il marchio], impresso su quella che credevo essere la mia casa ma poi si è rivelata solamente un ambiente per il trasporto.

Ho sempre creduto di essere unico, sarà per il piccolo e poco vario ambiente nel quale passo ogni attimo della mia esistenza o forse per l'attenzione maniacale con cui quegli strani esseri si prendono cura di me, ma poi...
Poi, all'improvviso cambia tutto, in un travolgente concatenarsi di eventi per nulla adatto al mio stabile modo di essere.
Un giorno come un altro, i miei soliti compagni ricercatori si presentano davanti a me(forse dovrei dire su di me?) con uno di quei loro strani computer, emette immagini, suoni, voci... risate? Sembra piacergli, uno show pensato per un pubblico[#12 - Nel cinema e nella TV]. È allora che mi vedo, o meglio vedo qualcuno come me, un altro tavolo ottico.
Da lì in avanti non mi stupirò poi così tanto nel sentire di libri che parlano di me[#10 - I libri] o nell'imbattermi in strani mezzi visivi con il fine di elogiare un mio fratello e screditarne un altro[#13 - La pubblicità].
Col tempo capisco di essere un mero strumento di tecnologia, una sorta di grigio cantiere in movimento nottetempo, e per questo soggiogato da ferree regole di utilizzo[#23 - La normativa].

Per fortuna c'è ancora chi prova a darmi un'anima, che sia per principi esoterici[#15 - I numeri] o per l'irriducibile voglia di sognare[#21 - Nei fumetti].
Ed è proprio con uno di loro che sento di avere una chimica[#26 - La chimica - La composizione chimica,#26 - La chimica - Gli agenti chimici] particolare, un nonsoché che ci permette di comunicare e di condividere le nostre cose più profonde[#25 - Cose personali - OFF TOPIC], con sensazioni e idee che scorrono come sospese su una rete neurale[#27 - La mappa concettuale].

Questo sono io, descritto in ogni mio aspetto, dalla A alla Z[#19 - L'abbecedario].

Vi saluto, con la speranza che queste parole che raccontano della mia storia[#24 - Le parole nella storia], possano essere un piccolo documento[#18 - Il francobollo] per affrancarmi dalla mia monotonia.

Adesso parlo io 

Cari lettori, siamo arrivati alla conclusione di questo intenso viaggio ma, se avete seguito assiduamente il blog, non è ancora giunto il momento dei saluti.
L'auspicio è quello di ritrovarci, più o meno regolarmente, proprio qui[Le cose nella letteratura - OFF TOPIC].

domenica 3 gennaio 2021

Tamara - Le città invisibili

 Tamara - Le città invisibili 


Tamara, di cose e di simboli.
Quella descritta da Marco Polo è una città che vive di apparenze, la cui essenza è persa dal visitatore che l'abbandona.
Una città in cui non esiste cosa che viva di una sua essenza, ma solo cose che ne simboleggiano altre.
Simboli come pubblicità di sapori lontani, prima sconosciuti e desiderati, poi scoperti e deludenti.

Bibliografia 

Italo CALVINO, Le città invisibili, in: Opere di Italo Calvino, Segrate: Arnoldo Mondadori Editore, 1983.

sabato 2 gennaio 2021

Zaira - Le città invisibili

 Zaira - Le città invisibili 


Zaira. Fatta di storie vissute e raccontate dalle cose della città, dai loro graffi, dalle loro seghettature, dai loro intagli, dalle loro svirgole. Dalle loro misure.
Camminando per la città basta fermarsi ad osservare un lampione per sentire, viva nel vento, la storia della cannoniera e dell'usurpatore.

Bibliografia 

Italo CALVINO, Le città invisibili, in: Opere di Italo Calvino, Segrate: Arnoldo Mondadori Editore, 1983.

venerdì 1 gennaio 2021

Le cose nella letteratura - OFF TOPIC

 Le cose nella letteratura - OFF TOPIC 



Uno spunto interessante quello di ricercare le cose e il loro ruolo all'interno di una narrazione.
Uno spunto che mi ha portato ad una rilettura che scopro intensa e coinvolgente, come un odore che mi riporta indietro di anni, in altri luoghi e in altri tempi per cui inevitabilmente sento nostalgia.

Questo mio nuovo incontro con Le città invisibili di Italo Calvino e del suo Marco Polo, coincide con l'inizio di una serie di post che porteranno ritrovata linfa vitale a questo blog.

Chissà che non sia l'inizio di una nuova fase e che questa avventura non prosegua anche oltre il canonico semestre universitario. Questo è il mio augurio per il nuovo anno.

Mi impegno, infine, ad aggiornare costantemente questo post, rendendolo una sorta di indice di tutte le future pubblicazioni riguardanti l'opera, le quali non avranno né l'interesse né la presunzione di porsi a recensione del libro ma, bensì, saranno occasione di riflessione e pensiero sul ruolo delle cose nelle loro mille sfaccettature.

Indice 

1. Zaira

Bibliografia e link utili 

Italo CALVINO, Le città invisibili, in: Opere di Italo Calvino, Segrate: Arnoldo Mondadori Editore, 1983.

mercoledì 30 dicembre 2020

#27 - La mappa concettuale

 #27 - La mappa concettuale 

Negli anni '40, lo psicologo Edward Chase Tolman fece correre dei topi in un labirinto (Tolman's Maze), scoprendo che una volta che ne avessero familiarizzato, avrebbero potuto farcela con meno errori durante le prove successive, anche con blocchi posti sulla loro strada. Se il labirinto era pieno d'acqua, potevano ancora nuotare sulla rotta corretta. Suppose che avevano interiorizzato la rotta. Essa era diventata un ricordo del corpo. Altri ricercatori lo hanno poi confermato anche nell'uomo(ad esempio lo psicologo Michael Polanyi con la conoscenza tacita).

Strizzando l'occhio alla pagina di pensiero critico, gli esseri umani sviluppano un sistema di posizionamento cognitivo per il loro spazio mentale analogo a quello sopra descritto per lo spazio fisico.
È per questo che le mappe concettuali e le mappe cognitive non sono semplici rappresentazioni schematiche bensì veri e propri spunti di ragionamento e occasioni per allenare la propria elasticità mentale.

Lascio di seguito la mia mappa cognitiva sul tavolo ottico e il suo mondo.

Mappa cognitiva 


Commento 

Come si può notare già dal primo sguardo, i collegamenti sono di natura neurale e, tramite il simbolo della freccia, conferiscono direzionalità al rapporto(ad esempio l'industria militare -->investe--> nello sviluppo dei laser).
Le dipendenze possono essere univoche o biunivoche e possono essere caratterizzate da diversi gradi di influenza: H - High(alto), M - Medium(medio), L - Low(basso).

Bibliografia e link utili 



lunedì 28 dicembre 2020

#26 - La chimica - Gli agenti chimici

 #26 - La chimica - Gli agenti chimici 

La chimica che distrugge 

Come già emerso da post precedenti, come ad esempio questi, la perdita di agenti chimici dai macchinari ha rappresentato, e rappresenta tuttora, un ostacolo nell'utilizzo dei tavoli ottici.

Liquido refrigerante 

L'azoto liquido(Nallo stato liquido) è il più famoso ed utilizzato liquido refrigerante.
Sebbene non sia parte integrante del nostro strumento, è comunque una soluzione con cui spesso entra a contatto.
A dire il vero, tutti siamo costantemente a contatto con l'azoto(aeriforme), in quanto costituisce circa il 65% dell'aria che respiriamo. Come può, quindi, essere così pericoloso?
Banalmente, quando si parla di azoto liquido, ci si riferisce ad una sostanza che si trova ad una temperatura che oscilla tra i -210 °C e -195 °C, con un campo di esistenza di soli 15 °C. Valori così bassi, oltre a nuocere gravemente alla salute degli addetti ai lavori, richiedono anche una corretta stima di progetto dei contenitori.
Eventuali perdite di azoto liquido possono portare all'infragilimento della struttura del tavolo ottico e all'aumento della concentrazione di azoto nell'aria, condizione, oltre che estremamente pericolosa, di difficile individuazione.

Azoto liquido

Coloranti laser 

I coloranti organici adoperati durante gli esperimenti laser con lo scopo di amplificare il fascio luminoso, sono spesso composti liquidi a base di fluorescina, cumarina o stilbene.
Tra questi composti, quello di più comune reperibilità è senza dubbio la cumarina(1-benzopirano-2-one), il composto aromatico responsabile del classico odore di erba appena tagliata.
Nel caso di perdita di colorante laser, il rischio è quello di portare alla formazione di ristagni nelle cavità interne a nido d'ape del tavolo ottico.

Laser a coloranti

Bibliografia e link utili 





#26 - La chimica - La composizione chimica

 #26 - La chimica - La composizione chimica 

Cari lettori, dopo un paio di post fuori tema, si ritorna, rinvigoriti dalla settimana natalizia più inaspettata di sempre, a parlare del nostro compagno di viaggio.
Oggi una piccola sorpresa perché la razione di post sarà doppia, così da poter trattare al meglio due facce della stessa medaglia: la chimica che aiuta e la chimica che distrugge.

La chimica che aiuta 

Come era già stato accennato nell'approfondimento sui materiali, lo studio della chimica dei materiali ha portato, nel corso degli anni, ad un'evoluzione degli stessi e ad una loro ottimizzazione.
Per completezza, si tratterà tanto la composizione chimica del granito quanto quella dell'acciaio INOX serie 400.

Composizione chimica del granito 

Il granito è una roccia plutonica, costituita da feldspato, quarzo, sabbia e mica. Le principali proposizioni chimiche del granito sono silice(65% ~ 70%), e, in minor quantità, allumina, ossido di calcio, ossido di magnesio e ossido ferrico. Il granito, dunque, è una roccia acida.
Tra le principali caratteristiche di nostro interesse del granito, saltano all'occhio l'elevata durezza e l'alta resistenza all'abrasione. Altrettanto importanti sono l'ottima tenuta temporale e la buona resistenza agli agenti acidi e all'erosione(caratteristiche dovute all'alta percentuale di silice nella soluzione solida).
Infine è da riportare una scarsa resistenza al fuoco e, più in generale, alle alte temperature dovuta alla presenza di quarzo. Quest'ultimo avrà transizione cristallina a 573°C e dilatazione cubica a 870 °C, con conseguente rottura del materiale per sbalzi termici più o meno repentini.

Immagine tratta dalla pagina slideshare

Composizione chimica dell'acciaio INOX serie 400 

Il gruppo di acciai inossidabili della serie 400 contiene tra l'11 e il 27% di cromo, fino a circa l'1% di carbonio e fino al 2,5% di nichel.
Gli acciai di questa serie possono essere prodotti in fase martensitica o in fase ferritica, con conseguenti distinzioni nelle proprietà.
I primi presentano livelli di carbonio più elevati, capacità di essere trattati termicamente per ottenere una vasta gamma di livelli di durezza e resistenza, eccellente resistenza alla corrosione e una buona duttilità. 
I ferritici, invece, sono caratterizzati da una superiore resistenza alla corrosione e da resistenza alle incrostazioni a temperature elevate, possiedono inoltre maggiore resistenza intrinseca rispetto agli acciai al carbonio e forniscono un vantaggio in molte applicazioni in cui sono necessari materiali più sottili e di peso ridotto; al contrario dei precedenti, però, sono inalterabili mediante trattamenti termici.
A seguire viene riportato un diagramma ferro-carbonio di un acciaio ferritico inossidabile.


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Immagine tratta da Ferritic Stainless Steel, in Reference Module in Materials Science and Materials Engineering, 2020 

Bibliografia e link utili 





giovedì 24 dicembre 2020

Natale - OFF TOPIC

 Natale - OFF TOPIC 


In un Natale così diverso, forse così vero.

Nel componimento, Ungaretti restituisce il sentimento di una cosa lasciata a se stessa, in pace. In un angolo che, ormai, è la sua casa.

Anche le cose sono vive.

Natale di Giuseppe Ungaretti, 26 dicembre 1916.

Bibliografia e link utili

Giuseppe UNGARETTI, Natale, in «Allegria di naufragi», Firenze: Vallecchi, 1919.

martedì 8 dicembre 2020

#25 - Cose personali - OFF TOPIC

 #25 - Cose personali - OFF TOPIC 

Tre spaccati di vita. Della mia vita. Della mia vita che scorre, che cambia e che resta la stessa. Della mia vita che è in divenire, e non so come diventerà.

Le cose perdute 


L'odore della pece sull'archetto, il dolore della mentoniera sul collo, la delicatezza delle corde.
Il primo suono.
E poi le grida del maestro ad un errore, le parti, provate e riprovate, le lacrime, la passione.
Finalmente l'orchestra, l'armonia. Un tripudio di musica, colori, emozioni. Tutto si incastra perfettamente e anche una pausa diventa poesia.
Il conservatorio, lo studio, la fine. Nuovi interessi che nascono e vecchi che si spengono ma, forse, è solo l'età.

Le cose di oggi 


Sensazioni. Farina, semola, acqua e uova se si vuole, ma meglio di sì.
E allora che ha di speciale?
Certo era di nonna, che però ha ancora il suo gemello, ma soprattutto è indispensabile per dare loro la giusta forma, perché le orecchiette non sono solo pasta, almeno non qui.
Non è una bacchetta magica, ci vuole manualità, conoscenza, abitudine, attitudine.
È un fare quotidiano che si tramanda, che io ho appreso e porto avanti con me.
La rugosità dell'impasto, la consistenza. Poi la lama del coltello, solcata, guidata dalla mano, ad accompagnare la pasta tra acciaio e legno. Si arriccia. Una carezza per stenderla.

Le cose che saranno 


Un amuleto, forse una speranza. Perché nel passato, a volte, vedo il mio futuro. Voglio che sia così.
Perché certe risate possano tornare, perché le emozioni possano rivivere.
Perché quando ci si perde, poi, ci si ritrovi.
Perché l'acqua che berrò sappia sempre di rame.
Per te.  

lunedì 30 novembre 2020

#24 - Le parole nella storia

 #24 - Le parole nella storia 

Cari lettori, nel corso dei vari post si è analizzata la parola(tavolo ottico, nel nostro caso) sotto vari aspetti, come quello etimologico e culturale o quello simbolico, si è stilato un glossario dei termini che compongono il nostro termine e si è addirittura provato a creare un universo di parole che potessero, in maniera più o meno diretta, collegarsi alla nostra e in qualche modo descriverne un determinato aspetto.
Bene, oggi si cambia nuovamente prospettiva.

parole che volano, da Cultura Emotiva

Prospettiva diacronica 

Grazie all'utilizzo di un'interessantissimo strumento come Google Ngram Viewer*, è possibile valutare la parola nel suo divenire, nella sua frequenza di utilizzo nella letteratura.
Per questa ricerca è interessante soffermarsi non solo sul termine tavolo ottico, ma anche su quelle parole che popolano lo stesso ambito.

Google Ngram Viewer 


Devo ammettere che l'inizio non è dei più incoraggianti ma noi non ci arrendiamo.


Partendo allora dal valore etimologico della parola si nota come l'andamento dell'utilizzo dei due termini sia paragonabile sino alla metà dello scorso secolo, quando la frequenza d'uso della parola tavolo aumenta vertiginosamente mentre quella della parola ottica cala, anche se solo leggermente. 
Questo comportamento può essere dovuto alla natura archetipica del tavolo contrapposta alla grande specificità dei nuovi rami della fisica ottica (e dei loro nomi) che sono nati negli ultimi 80 anni.


Ora analizziamo alcuni termini anglofoni:


La differenza tra le percentuali di utilizzo è notevole(tanto da non permetterci di valutarle su uno stesso grafico) ma l'andamento è incredibilmente simile.
Questo dimostra il forte legame che c'è tra laser e tavoli ottici.

Chiudo, infine, con l'analisi delle parole vibrations(vibrazioni) e damping(smorzamento).

Dal grafico si evince come, avvicinandosi ai giorni nostri, la risoluzione del problema delle vibrazioni(lo smorzamento), diventa interessante quanto il problema stesso.


*Google Ngram Viewer è uno strumento molto potente ma non privo di difetti, tanto che Google stessa chiarisce come le valutazioni fatte su anni precedenti al 1800(il software permette di spingersi sino al 1500) non siano poi così affidabili a causa delle grafie dell'epoca(il riconoscimento ottico potrebbe scambiare un grafema per un altro). Proprio per questo motivo le ricerche del post partono tutte dal 1800.

Bibliografia e link utili 




Maurilia - Le città invisibili

 Maurilia - Le città invisibili  Le cartoline di Maurilia, vecchie e intrise di storia. Sarà la storia della Maurilia di oggi, una città che...