mercoledì 30 dicembre 2020

#27 - La mappa concettuale

 #27 - La mappa concettuale 

Negli anni '40, lo psicologo Edward Chase Tolman fece correre dei topi in un labirinto (Tolman's Maze), scoprendo che una volta che ne avessero familiarizzato, avrebbero potuto farcela con meno errori durante le prove successive, anche con blocchi posti sulla loro strada. Se il labirinto era pieno d'acqua, potevano ancora nuotare sulla rotta corretta. Suppose che avevano interiorizzato la rotta. Essa era diventata un ricordo del corpo. Altri ricercatori lo hanno poi confermato anche nell'uomo(ad esempio lo psicologo Michael Polanyi con la conoscenza tacita).

Strizzando l'occhio alla pagina di pensiero critico, gli esseri umani sviluppano un sistema di posizionamento cognitivo per il loro spazio mentale analogo a quello sopra descritto per lo spazio fisico.
È per questo che le mappe concettuali e le mappe cognitive non sono semplici rappresentazioni schematiche bensì veri e propri spunti di ragionamento e occasioni per allenare la propria elasticità mentale.

Lascio di seguito la mia mappa cognitiva sul tavolo ottico e il suo mondo.

Mappa cognitiva 


Commento 

Come si può notare già dal primo sguardo, i collegamenti sono di natura neurale e, tramite il simbolo della freccia, conferiscono direzionalità al rapporto(ad esempio l'industria militare -->investe--> nello sviluppo dei laser).
Le dipendenze possono essere univoche o biunivoche e possono essere caratterizzate da diversi gradi di influenza: H - High(alto), M - Medium(medio), L - Low(basso).

Bibliografia e link utili 



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